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Frau mit Blumen als Kopfschmuck vor gelbem Hintergrund
© Bild:123RF Bildagentur; Deagreez.

Ipocrisia sovranazionale e democrazia nazionale

L'establishment sovranazionale parla continuamente di democrazia, per poi disprezzarla o addirittura ignorarla. Vengono costantemente imposte nuove regole che poi non sono rispettate. Si pone al di sopra della legge e lavora per abolire la sovranità popolare. Un'analisi.

Manfred Manera | Politik | 25. duben 2025

 L’ipocrita Tartuffe, celebre personaggio di Moliere, sembra essere ancora, come all’epoca dell’ancien regime, il carattere dominante sulla scena politica francese.  Così appare il caso di Marine le Pen condannata il 31marzo scorso a quattro anni di carcere e all’ ineleggibilità per l’uso improprio di fondi europei destinati

all’ attività degli europarlamentari del suo partito il Rassemblement National mentre il nuovo primo ministro Francois Bayrou vicino a Macron, processato per lo stesso reato nel 2017, ne uscì praticamente indenne. Si tratta di un ipotesi di reato assai equivoca visto che è molto difficile distinguere l’attività di un esponente politico per il parlamento europeo da quella per il partito a livello nazionale.

Se un deputato europeo organizza un convegno in Francia, lo fa per la sua parte politica o per promuovere la sua attività in Europa? 

E` probabile che il Front national, sempre a corto di finanziamenti, essendo un partito estraneo all’ establishment politico-finanziario francese, abbia abusato di tale zona grigia.  Si tratta di un vizio comune a tutte le parti politiche presenti nel parlamento europeo, ma con la Le Pen i giudici sono stati inflessibili, infliggendole addirittura la pena dell’ineleggibilità immediata e privandola della possibilità di correre alle presidenziali del 2027 per le quali è data come favorita.

Marine Le Pen VIVA 24 web

Marine Le Pen è data come favorita. © CommonsWikimedia.

Se appartieni al club giusto, come Francois Bayrou o come Madame Christine Lagarde nel 2016, indagata per centinaia di milioni di euro nell’ “Affaire Bernard Tapie”, ne esci incolume. La Lagarde venne riconosciuta sì colpevole ma solo di “negligenza” e poco dopo premiata con l’importantissima carica di presidente della Banca Europea.

Marine Le Pe invece, figlia, senza averne il carisma, del vulcanico Jean Marie Le Pen, nonostante gli sforzi   fatti in questi ultimi anni per  essere accettata, “dediabolisè”come si dice a Parigi, per quanto abbia cercato di evitare le provocazioni, caratteristiche dell’agire politico del padre, alla fine non sembra essere riuscita a farsi ammettere nella cerchia dell’establishment e non è in grado di rompere la barriera invisibile che tiene i partiti nazionalisti lontani dal potere. Soprattutto in un momento come quello attuale, in cui l’establishment francese e dell’UE si sentono sotto minaccia esistenziale per aver perso la sponda americana in seguito all’elezione di Trump.  Il gioco ora si fa duro e non possono fidarsi, qualsiasi cosa faccia la Le Pen. Sono loro a decidere chi può essere eletto e chi no. Il RN, secondo recenti sondaggi ha ormai quasi il 40% delle preferenze, per cui è necessario a tutti i costi tenerlo fuori dalle stanze del potere.

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