
Meloni, neofascisti e democrazia
A Vienna molti sono costernati per il conferimento al leader di “estrema destra” Herbert Kickl l’incarico di formare il nuovo governo. Ci si strappa le vesti, si formano catene umane intorno al Ballhausplatz, altri meditano di emigrare in Uruguay. Si tratta di timore giustificato? Viste dall’Italia dove da due anni e mezzo viviamo governati da Giorgia Meloni sembrano reazioni paranoiche. Chi sono i Fascisti?
La cosiddetta “neofascista” Giorgia Meloni dopo due anni e mezzo di governo, con il 43% di consenso è più popolare che mai, e ora, che fa quasi miracoli, la sua popolarità è alle stelle. Come altro definire l’impresa di essere riuscita a far liberare entro pochi giorni la giornalista Cecilia Sala presa in ostaggio dal regime di Teheran? Crisi simili di ostaggi sono state molto più lunghe e difficili da risolvere anche per grandi potenze quali gli Usa o la Gran Bretagna.
Per ottenere questo risultato Giorgia non ha esitato a far infuriare tutte le burocrazie, prendendo senza preavviso un aereo e recandosi per un viaggio lampo a incontrare il neoeletto Donald Trump in Florida e discuterne direttamente con lui. La giornalista italiana era stata imprigionata per ottenerne lo scambio con un ingegnere iraniano arrestato in Italia su richiesta degli Stati Uniti. Quale governante italiano ha mai fatto una cosa simile? Non è da sorprendere che goda del favore della gente. Del resto in Italia ora la disoccupazione è ai minimi storici e l’economia, nonostante il greve fardello del debito ereditato dai governi precedenti, procede aiutata da un florido turismo. Senz’altro i buoni rapporti internazionali tessuti dalla Meloni con la nuova amministrazione Trump fanno ben sperare per il futuro. In questo aiuta anche l’amicizia personale con il vulcanico Elon Musk che starebbe pensando di prendere casa in Italia acquistando un prestigioso castello in Toscana che apparteneva alla famiglia del celebre scrittore inglese Graham Greene. In questi anni di governo Meloni, il pluralismo delle voci a livello mediatico e culturale invece di diminuire è aumentato, dimostrando quanto l’ accusa di neofascismo sia semplicemente ridicola e strumentale.
La Meloni alla fondazione della partita "Fratelli d'Italia" 2012. Sinistra Giudo Crosetto, ministro della Difesa, destra Ignazio La Russa. © CommonsWikimedia.
Certamente quando la Meloni è arrivata al governo, le forze in campo in occidente gli erano pregiudizialmente ostili, dall’ amministrazione Biden, alla EU della Ursula von der Leyen. Se non faceva almeno finta di seguire il gioco non sarebbe durata più di due giorni, considerando anche che, l’Italia, con almeno 111 basi americane sul proprio territorio, è un paese a sovranità limitata.

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