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Baby schlafend im Arm seiner Mutter
© Bild:123RF Bildagentur; Julief514.

Pro vita e famiglia

“Se Dio è morto allora tutto è permesso” (Dostoievskij) - e anche cambiare sesso per ogni  stagione. Contro questa ideologia contemporanea si batte l’associazione “Pro-vita&famiglia”, una delle lobby con più grande influenza nel governo di Giorgia Meloni.

Manfred Manera | Politik | 3. leden 2025

Il 4 novembre scorso è riuscita infatti a indurre il governo italiano a varare una legge che rende la pratica dell’utero in affitto reato universale, punibile in Italia, anche se compiuto in qualsiasi altra parte del mondo. Un unicum in Europa.

Siamo andati nella sede dell’organizzazione che ha una vetrina pubblica sul centrale viale Manzoni a Roma. La sede è spesso oggetto di attentati, l’anno scorso un gruppo della sinistra radicale LGTBQ dopo aver spaccato il vetro vi aveva lanciato contro un ordigno incendiario.  Abbiamo incontrato qui il suo presidente Antonio Brandi. Pur portando un cognome da guerriero vichingo è un signore minuto che ama indossare variopinti papillon ma, dietro le apparenze miti, da decenni, quale un moderno crociato, si batte strenuamente contro l’ideologia gender e l’aborto libero.

Brandi: La nostra organizzazione è nata nel 2012 dalla fusione con

l’associazione “Generazione Famiglia”, derivazione della“Manif pour Tous” francese, guidata da Jacopo Coghe e ha raggiunto grande notorietà con il Congresso della Famiglia di Verona nel 2019. Un’ evento che ci scatenò contro tutti i partiti politici di sinistra e la maggioranza dei grandi organi d’ informazione. Da allora siamo divenuti un soggetto politico di primo piano.

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