Cop 29, Requiem per un culto

La Cop 29 é cominciata con uno degli organizzatori Elno Sultanov sorpreso da una telecamera nascosta mentre cercava di trasformare la conferenza in un bazar del gas e del petrolio. Viste le premesse non poteva non concludersi in modo deludente per i suoi promotori, somigliando sempre più al vuoto rituale di una ideologia morente.
Di questa ideologia “Green” ha parlato recentemente il fisico Roberto Cingolani ex ministro alla transizione energetica nel governo Draghi e Ceo di Leonardo, la più importante industria di armamenti d’ Italia, dichiarando ad “Aliseo” un oscuro sito di geopolitica: “I dirigenti europei sono da decenni ubriachi di ideologia. Si sono illusi di poter fare tutto con eolico, fotovoltaico e batterie, senza avere le risorse minerarie necessarie. Hanno distrutto intere filiere dell’ industria europea. Chi portava avanti queste idee ora dovrebbe pagare. “
Ma nel 2021, quando era ministro, Cingolani si inginocchiava davanti a Greta Thunberg e le sue dichiarazioni non erano certamente così “tranchantes”. Anzi, il governo Draghi di cui faceva parte, sosteneva la costosissima transizione energetica animata dal furore ideologico che ora accusa.

Roberto Cingolani (destra) sul Festival Economia 2018. © CommonsWikimedia.

La confessione di Cingolani é benvenuta al fine di riportare un sano scetticismo in Europa ma perché così tardiva e quasi sottovoce? Probabilmente per timore di dissentire verso quello che é non solo un’ ideologia ma un vero e proprio culto. Si può infatti creare una religione senza Dio ma non senza il diavolo, il male, che comprende tutti coloro che non aderiscono alla nuova fede. Chi osa dire qualcosa di diverso é un eretico, stigmatizzato come negazionista. Equiparato a un criptonazista negatore dell’ olocausto. Naturalmente, per quieto vivere, l’ ex ministro, come molti altri, non desidera finire tra questi.