Un mare di ipocrisia

L’ annosa questione migratoria é di nuovo esplosa in Italia. Nell’ ultimo anno il governo Meloni ha raggiunto il notevole risultato di far scendere gli sbarchi illegali del 64%. Gran parte di questo è dovuto ad accordi con i paesi africani del mediterraneo. Il governo Meloni è riuscito anche ad assumere un ruolo guida in Europa creando un “hotspot” per migranti in Albania. Perfino leader europei di una sinistra che, fino a poco fa, considerava la Meloni un’ estremista di destra, come il premier laburista  Keir Starmer, accorrono ora alla sua corte per chiedere consigli. Tutto andava a gonfie vele fino a quando un giudice  di Roma non blocca sul nascere il progetto albanese dichiarando inammissibile il trasferimento del primo gruppo di migranti in Albania e facendo perdere la faccia  alla Meloni.

In cosa consiste la soluzione albanese?

Il governo socialista di Tirana ha dato l’ accordo al governo italiano per costruire un campo di smistamento e rimpatrio veloce per un massimo di 3000 migranti raccolti in mare, solo uomini adulti, provenienti da una lista di paesi considerati sicuri. Il centro è costruito, gestito e interamente a carico dell’ Italia. L’operazione, visto il piccolo numero, ha soprattutto una funzione di deterrenza. I trafficanti di uomini che chiedono migliaia di euro ai migranti per attraversare pericolosamente  il mediterraneo non potranno più garantire il biglietto fino all’Italia. -“Non arriverete in Italia, ma in Albania.-” Un messaggio efficace.