
La Totenburg di Quero
La fortezza dei morti sul Piave uno degli edifici più misteriosi d’ Italia.
Scendendo in Italia da Lienz e imboccando la valle del Piave verso Venezia, all’ ultima ansa del fiume che qui scorre di un azzurro glaciale, prima di varcare la soglia delle ultime montagne che si aprono sulla pianura veneta alla propria destra, alle pendici del Monte Grappa, si erge una montagna di un verde cupo. Il Monte Tomba. Un nome antico ma profetico: Qui durante la prima guerra mondiale si confrontarono le truppe austro-tedesche contro quelle italiane e francesi. Era l’ultimo baluardo per difendere l’Italia dall’ invasione germanica.
Decine di migliaia di caduti da ambo le parti hanno insanguinato i verdi prati della montagna che divenne il loro sepolcro. Dopo la prima guerra mondiale si cominciò in tutta Italia la costruzione di monumenti funebri e ossari alle vittime del conflitto. Un'attività che con l’avvento del Terzo Reich in Germania acquistò nuovo slancio. Vi era anche un disegno geopolitico nel costruire importanti monumenti che segnassero i confini del nascente millenario impero germanico. Quasi a marcare il territorio.
Monte Tomba era il limite meridionale. In quegli anni ci fu quella che si chiama la guerra degli ossari. A contrappunto Mussolini fece costruire, per esorcizzare le iniziative tedesche, dei grandi monumenti funebri ai caduti italiani ai confini dell’Italia a Bressanone e in Val Pusteria

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