
Vento di pace dal Kashmir
Grazie anche all'impegno pacificatore di Donald Trump il nuovo conflitto tra India e Pakistan è durato solo cinque giorni. Un repentino cessate il fuoco ha interrotto una pericolosa escalation. Le radici del conflitto risalgono a più di 1000 anni fa.
L’ impero britannico ha lasciato due frutti avvelenati al mondo. Il conflitto in terra santa che continua da quando i britannici permisero ai sionisti europei di trasferirsi in Palestina e l'interminabile lotta tra India e Pakistan per il Kashmir che dura dal tempo del raggiungimento dell’indipendenza da parte dell’India nel 1947. Il 22 aprile a Pahalgam, località turistica del kashmir indiano, cinque terroristi islamici hanno trucidato 26 turisti indiani, dopo aver verificato con un crudele interrogatorio se i malcapitati fossero di religione Hindu. L’ attacco è stato rivendicato su telegram dal TRF” The Resistance Front”.
L’india è convinta sia una diramazione del gruppo Lashkar-e-Toiba che, basato in Pakistan, da più di vent’anni è autore dei più efferati attentati terroristici in India. Il governo indiano ha rivelato che due dei membri del commando erano di nazionalità pakistana e, come rappresaglia, ha lanciato l’operazione “Sindoor” - colore della sposa (alcune vittime infatti erano in viaggio di nozze) - bombardando con aerei e droni varie località del Pakistan, in zone non solo vicino al Kashmir, ma addirittura fino a Karachi.
Il conflitto, che covava sotto le ceneri, si è riacceso e sono ripresi gli scambi di artiglieria tra esercito indiano e pakistano lungo la “Linea di Controllo”. La linea del cessate il fuoco tracciata in seguito alla guerra Indo-pakistana del 1971.

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