
Cortocircuiti storici
Dopo la seconda guerra mondiale del nazismo si é fatto un tabù metastorico. Un feticcio da usare a seconda delle convenienze. La nuova guerra in Europa, in seguito all’ invasione dell’ Ucraina da parte della Russia, ha risvegliato i vecchi spettri della tragica storia europea. (deutsch) (italiano)
Artikel als Audio anhören
Nel conflitto i due belligeranti e i loro alleati si mostrificano l’un l’altro. Del resto solo così si possono spingere i popoli a farsi la guerra. I Russi accusano lo stato ucraino di essere nazista mentre gli Ucraini e i loro alleati occidentali cercano di demonizzare la Russia. Putin, ancora pochi anni fa ben accetto nei salotti buoni dell’Occidente é diventato un nuovo Hitler, l’orco che rapisce i bambini Ucraini. Su di lui infatti pende l’ accusa della corte dell’ Aia di aver deportato 16000 bambini ucraini. Ma quando il 17 Aprile scorso esce la notizia che 161 di questi sono stati ritrovati sani e salvi dalla polizia tedesca in Germania anziché in Russia, la notizia viene insabbiata sulla stampa perché non conforme alla narrazione desiderata.
Le accuse russe di neonazismo verso i nazionalisti ucraini sono certamente strumentali ma hanno dei fondamenti reali che vengono minimizzati in occidente portando a delle contraddizioni imbarazzanti. Sulla stampa occidentale si arriva a sfiorare il ridicolo quando si narra che i membri del battaglione Azov, prima unanimamente considerato un gruppo neonazista, passerebbero ora le serate, tra una mitragliata e l’altra, a leggere Kant. Paradossale é anche la notizia di come i tumulti scoppiati lo scorso Agosto nelle città inglesi in seguito all’accoltellamento di tre bambine fossero ispirati a un manuale sul vandalismo di un gruppo neonazista russo-ucraino “Sparrow Crew” messo al bando dal Cremlino che ora invece partecipa allo sforzo bellico contro la Russia sostenuto dall’Inghilterra stessa. Ma il colmo del cortocircuito storico é stato raggiunto durante la visita di Zelensky al parlamento canadese di Ottawa il 22/09/2023 quando l’ intera assemblea si é levata in piedi ad applaudire, su invito dello “Speaker “ Anthony Rota, l’ex SS della divisione Galizien, Yaroslaw Hunka. Zelenskj, di origine ebraica, si é ritrovato ad applaudire chi faceva parte della divisione accusata di aver sterminato i suoi antenati.
La discussione sugli estremisti di destra in Ucraina é ora un tema sempre più incombente.
Ai primi di Ottobre il deputato del partito presidenziale “Servi del popolo”, Oleksandr Merezhenko, in un'intervista al “Financial Times” ha messo in guardia dagli “elementi ultranazionalisti”, che rappresentano una minaccia reale e ostacolerebbero i negoziati per la fine della guerra. “L'estrema destra in Ucraina sta crescendo”, è un pericolo reale, ha detto Merezhenko. Qualsiasi tipo di negoziato è per loro come una capitolazione”. Le reazioni sui social media sembrano confermarlo, come quelle del comandante della Terza Brigata d'Assalto delle forze armate ucraine, Dnytro Kucharchuk, che lo ha etichettato come un codardo di estrema sinistra.
I Russi dunque non hanno tutti i torti nel denunciare le controverse radici storiche del nazionalismo ucraino. Già all’epoca di Euromaidan, della rivoluzione (colpo di stato) contro il presidente, Viktor Janukovich, era chiaro come la parte più attiva e belligerante dei nazionalisti ucraini, si richiamasse, tra svastiche e soli neri, alla tradizione nazista. Ci sono ovviamente estremisti di destra anche tra le forze russe ma con un’ influenza minore che in Ucraina dove la struttura statale é più debole.
Il figlio die Otto Waechter
Ne parliamo a Vienna con, Horst von Waechter, il figlio di Otto von Waechter, governatore durante la guerra della Galizia, la regione dell’Ucraina occidentale facente parte prima dell’ impero asburgico. Otto von Waechter ebbe l’iniziativa di fondare la divisione WaffenSS Galizien, accusata poi di crimini di guerra, la cui storia sta al centro della tradizione nazionalista ucraina. Horst il figlio, un affabile ottuagenario ancora in gran forma é, forse per “pietas” familiare, apologetico verso il ruolo del padre, nazista della prima ora, coinvolto anche nell’ attentato al cancelliere austriaco Dolfuss.
-“Qual’ è stato il ruolo di tuo padre in Ucraina?-“
“H.-Mio padre era intimamente legato alla storia Ucraina e in Galizia é ancora molto amato. A Lemberg, odierna Lviv, capoluogo della Galizia, cercò di governare con il favore della popolazione. I più grandi nemici di mio padre erano le SS più fanatiche” -
-“Ma come? Non era egli stesso SS?”-
-H.“Sì ma lui era un SS di parata. Himmler era molto colpito dalla prestanza della sua figura. Himmler aveva anche capito che avere dalla sua parte i nazionalisti ucraini poteva essere di grande aiuto contro i sovietici, per cui lasciò mano libera a mio padre che, per contrastare l’ avanzata sovietica, fondò nel 1943 la Waffen SS Galizien, un’armata di più di centomila Ucraini”-
- “Nel documentario e libro del giornalista inglese Philipp Sands si apprende che Otto é ancora molto amato in Ucraina?”-
- H.“Certo é considerato un eroe. Quando sono andato in Ucraina occidentale, in Galizia, sono stato accolto con tutti gli onori quale figlio di Otto von Waechter. Quando stavamo girando il documentario con Philipp Sands dei giovani mi si avvicinarono, uno portava anche un elmo delle SS, e mi disse “L’ ho portato a Euromaidan e mi ha ancora protetto”.”-
- A volte sembra che idealizzi tuo padre?-
-H.“Mio padre non era fanatico. Ha sempre cercato di essere umano e diceva di voler governare con il benvolere della popolazione. C’erano così tanti volontari che alla fine della guerra scrisse a Himmler:- “Dobbiamo formare una seconda divisione. La sua eredità vive ancora nello spirito ucraino di resistenza e indipendenza contro i russi.”-
-Ma i crimini di guerra contro gli ebrei e le altre minoranze?-
-H.“Non credo che le WaffenSS galiziane sotto mio padre avessero compiuto queste atrocità, queste sono da attribuire ad altre SS e alla Gestapo”-
Karl Zech, Otto von Waecher e Rudolf Klenert 1940. © CommonsWikimedia.
-“Com’è finita poi la divisione Galizien? -
-H.“Alla fine della guerra si trovava in Stiria,e, per sfuggire ai sovietici, i suoi uomini si consegnarono nelle mani degli inglesi. Furono poi mandati a Rimini, in Italia, sotto il controllo dell’ armata del generale polacco Wladislaw Anders. Alla conferenza di Potsdam, Stalin ne pretendeva insistentemente la consegna da Churchil. Ma nel frattempo Churchil pensava già al prossimo conflitto contro l’ Unione Sovietica e stava progettando l’ “Operation Unthinkable”. Parte di questo piano era l’ idea di continuare la resistenza contro i sovietici in Ucraina anche dopo la guerra, una resistenza che durò infatti per tutti gli anni ’50. Ci fu un accordo, mediato dal Vaticano, tra mio padre, che aveva ottimi rapporti con la nobiltà polacca, e il generale Wladislaw Anders. Il generale Anders riuscì a salvarli evitandogli la triste fine dei cosacchi del Don che furono consegnati a Stalin e in gran parte sterminati come traditori. Gli uomini di mio padre furono invece imbarcati per l’ Inghilterra e poi trasferiti in Canada. Mio padre non solo ha fondato la divisione Galizia ma li ha anche salvati, per questo é così amato in Ucraina.”-
-“Gli ultimi anni di tuo padre in Italia sono degni di un romanzo. Ho letto che, sotto falso nome, fu attore e comparsa a Cinecittà come altri nazisti che abitavano a Roma. Alcuni di questi paradossalmente interpretarono il ruolo di nazisti, di sé stessi, al cinema. Morì poi nel 1949 in circostanze misteriose, come?”-
-H.“Mio padre era sulla lista nera di Stalin. Si sa ora dai documenti declassificati dalla Cia nel 2004 che fu avvelenato per ordine del NKDV poi Kgb, da una spia, l’ex SS Karl Hass che faceva il doppio gioco tra americani e russi.- scuotendo il capo - Le SS erano il suo più grande nemico. Lo scrittore inglese Philippe Sands ha insabbiato questo particolare nel suo libro e documentario del 2015, forse per non mettere in buona luce mio padre oppure, viste le crescenti tensioni con la Russia, che non fosse opportuno mettere troppo in luce quanto, già dal 1946, gli Alleati fossero attivi nel reclutare ex nazisti contro i Sovietici. “-
-“ Che ruolo ha svolto questa storia familiare nella tua vita?”-
-H.“Il destino di mio padre ha determinato tutta la mia esistenza e per questo, per dedicarmi a una buona causa, sono poi andato a lavorare come segretario per l’artista Friedensreich Hundertwasser che era di origine ebraica. Mi allontanai alcuni anni dopo che assunse Joram Harel quale suo manager “.
-“ Ma é vero che Joram Harel é il figlio del celebre capo del Mossad, Isser Harel? Quello che rapì Eichmann in Argentina? -
-H.“Certo- risponde Horst, ridendo -“Hundertwasser, spesso proferiva questa battuta.” Ho due aiutanti uno é il figlio del più grande nazista e l’ altro del capo del Mossad".-
Horst von Waechter ci lascia con più domande che risposte. Quando si costruiscono tabù questi possono essere facilmente usati quali arma di propaganda. In una recente intervista al ministro degli esteri russo, Lavrov, chiesero-“ Ma come può dire che il governo ucraino sia pieno di nazisti se Zelensky é di origine ebrea”- E lui rispose-“ ma non sa che ci sono testimonianze storiche che anche Hitler fosse di origine ebraica?-“ (7)
Evidentemente ognuno gira il coltello come gli conviene.
Celebre é l’ episodio del grande regista ebreo austriaco Fritz Lang che, inquieto per le nuove leggi antisemite, in un incontro con Goebbles gli domandò.-“ Ma con queste leggi come potrò lavorare ancora a Berlino?” - Goebbles rispose-“Caro Signor Lang, non sia ingenuo, siamo noi a decidere chi é ebreo e chi no-“.
Ovviamente, ognuno gira la storia come meglio crede. Anche ora sembra che, a seconda delle convenienze, si decida chi è un vero nazista o chi è solo un patriota che legge Kant.
Zum Weiterlesen:
Sands Philippe, The Ratline. 2020.